A San Valentino regala la speranza e arriva dritto al cuore
In Burkina continua l’emergenza sfollati: il sostegno a distanza può aiutare centinaia di bambini ad avere cibo, cure mediche e istruzione.
Con la campagna di San Valentino vogliamo sensibilizzare sul sostegno a distanza, uno strumento importante per aiutare la popolazione più vulnerabile del Burkina Faso: con 200 euro all’anno infatti è possibile sostenere le spese scolastiche, le cure mediche e l’alimentazione di un bambino.
SCOPRI COME FARE: https://www.movimento-shalom.org/cosa-puoi-fare/adozioni-a-distanza/
E’ difficile avere un dato preciso sul numero di sfollati in Burkina Faso, ma il numero si aggira intorno ai due milioni. Sapere quanti di questi hanno trovato rifugio in capitale è ancora più difficile perché la città ufficialmente non ospita sfollati, ma in realtà i servizi sociali sono costretti a registrare le migliaia di persone che si sono stanziate dove possono, in case abbandonate, in alcuni centri di accoglienza gestiti da organismi internazionali, nelle strade o sui marciapiedi, nei cortili e negli spiazzi in mezzo alle case.
Per mangiare mendicano nelle case, talvolta riescono a rientrare nelle distribuzioni di cibo fatte dagli organismi internazionali, anche il Movimento Shalom ha organizzato iniziative per sfamare queste persone, ma pensare a dare loro mezzi di sostentamento è impossibile: si tratta di persone che per lo più hanno fatto i contadini tutta la vita, scappati dai loro campi a causa degli attacchi dei gruppi jihadisti, e con la fuga hanno perso l’unico loro bene, la terra: in città infatti – un posto visto come sicuro – non ci sono terre da coltivare, e la loro sopravvivenza è legata alla beneficienza nazionale e internazionale.
Suor Sabine nel suo centro di Tampouy riceve ogni giorno decine di donne che cercano un sacco di riso, un obolo per comprare medicine, vestiti, carbone o pagare un tetto sopra la testa. La sua congregazione, le suore dell’Immacolata Concezione, che in questi giorni celebra il centenario dalla fondazione, è impegnata nell’educazione e nella salute, e collabora da oltre trent’anni con il Movimento Shalom per sostenere la popolazione bisognosa del Burkina Faso attraverso le adozioni a distanza. Da anni però le richieste superano la loro possibilità di aiutare.
“Il sostegno a distanza è fondamentale – ci racconta suor Sabine – ci permette di mandare a scuola i bambini, che altrimenti vagano senza meta per la città, cercando di procurarsi del cibo e rischiando di subire abusi o violenze. A scuola tutti i bambini ricevono almeno un pasto al giorno e soprattutto lo studio apre loro le porte per un futuro diverso, con più opportunità di trovare un lavoro dignitoso e di poter provvedere a se stessi e alla propria famiglia. Da diversi anni la maggior parte delle donne che vengono alla missione a chiedere aiuto vengono da lontano, dai villaggi occupati dai jihadisti. Qualcuna chiede un aiuto per curare un figlio malato, la maggior parte mi chiede di mandare a scuola i bambini. Spesso non ho la possibilità di aiutarle, allora mi chiedono almeno una ciotola di riso, per far mangiare i figli che sono digiuni da giorni. Ma se ho finito tutto, come posso fare? Gli dico di tornare all’inizio del mese, magari la Provvidenza avrà aiutato”.