Educazione civica al Sacchetti: Tutta un’altra storia, storie di immigrazione
Gli alunni e le alunne delle classi terze, sezioni A, B, C e F dell’istituto “Franco Sacchetti” di San Miniato, sono stati i protagonisti del Progetto TUAS “Tutta un’altra storia”.
Il percorso è iniziato con la formazione delle docenti sulla tematica delle narrazioni contro la discriminazione e l’odio; è stato creato un percorso didattico sulle migrazioni sviluppatosi nella prima parte dell’anno. Nel primo quadrimestre le classi sono state coinvolte in un laboratorio volto a immedesimarsi negli altri per comprendere la vastità di motivazioni e storie che spingono ogni giorno moltissimi migranti a lasciare il proprio paese per affrontare un viaggio terrificante. Un’esperienza molto significativa per gli studenti è stato incontrare chi ha fatto questo viaggio: un giovane ragazzo del Gambia che oggi vive e lavora a San Miniato. Durante il secondo quadrimestre, in collaborazione con il movimento Shalom Onlus di San Miniato, le classi sono state coinvolte nella visione di “Io capitano”, film del 2023 diretto da Matteo Garrone; esso narra il viaggio epico e drammatico di due giovani senegalesi, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar con il sogno di raggiungere l’Europa. La trama segue il loro arduo e pericoloso percorso attraverso il Sahara e il Mediterraneo, affrontando numerose difficoltà, tra cui trafficanti di esseri umani, condizioni climatiche estreme e le incertezze del viaggio. Il loro sogno è quello di arrivare in Italia e riuscire a sostenere le proprie famiglie, le quali si oppongono alla loro partenza. Nonostante ciò, i due giovani trovano il coraggio di andare avanti e affrontare questa tappa della vita. Grazie alle tematiche affrontate, il film è riuscito a candidarsi agli Oscar, ai Golden Globe e al premio Leone d’Argento. Al David di Donatello, premio cinematografico italiano, il film di Garrone si è aggiudicato sette statuette tra cui quella di miglior film.
L’intero percorso e il film hanno permesso agli alunni di riflettere su quello che succede tutti i giorni ai migranti provenienti dai Paesi sottosviluppati del mondo e ha fatto aprire gli occhi su quello che avviene durante i viaggi che essi affrontano.
Inoltre è stato possibile immedesimarsi nei protagonisti, comprendendone i sentimenti e le difficoltà. La storia di Seydou e Moussa ha portato i ragazzi a fare un’ulteriore profonda riflessione “Siamo fortunati: possiamo andare a scuola, avere degli amici con i quali divertirci. Dovremmo apprezzare di più quello che abbiamo e provare a dare una mano a chi ne ha bisogno.”. Questo è lo stesso messaggio che ha trasmesso l’Associazione Shalom di San Miniato con il direttore Luca Gemignani che ha sottolineato il messaggio di base del Movimento: “Diffondere la pace nel mondo.”
Gli alunni riportano ancora: “Lo Shalom ci ha insegnato il significato della parola I care, mi importa, ci ha permesso di capire quanto sia importante aiutare e dare un futuro migliore a tutti, anche a noi stessi. Ci piace ricordare una frase di Papa Francesco che dice: La pace costruisce ponti, l’odio costruisce muri.” L’intero percorso di service learning promosso dalla scuola, insieme al Movimento Shalom, prevederà la creazione di uno scaffale dell’Inclusione all’interno delle aule della Biblioteca Scolastica Trecentonovelle.