Posso entrare

Posso entrare

Si tratta di un gioco di ruolo su un gruppo di rifugiati che cercano di fuggire in un altro paese. Affronta la difficile situazione dei rifugiati, gli argomenti sociali ed economici usati per concedere e negare asilo.

Attività tratta da http://www.razzismobruttastoria.net/

Svolgimento

Spiegate che si tratta di un gioco di ruolo su un gruppo di rifugiati che scappano dalla loro terra e vogliono entrare in un altro paese per essere al sicuro.

Iniziate con un brainstorming per capire cosa sanno le persone a proposito dei rifugiati. Scrivete i punti su un grande foglio di carta o su una lavagna a fogli mobili per poterli consultare nel corso della discussione.

Mostrate ai partecipanti l’allestimento della stanza e leggete loro questo testo:
È una notte buia, fredda e umida al confine fra X e Y. È arrivato un gruppo di rifugiati, in fuga dalla guerra in X. Vogliono entrare in Y. Sono affamati, stanchi e infreddoliti. Alcuni di loro hanno qualche soldo, pochi hanno con sé i documenti o il passaporto. Gli ufficiali di frontiera di Y hanno punti di vista diversi – alcuni vogliono permettere ai rifugiati di passare, altri no. I rifugiati sono disperati, e utilizzano diversi argomenti per cercare di convincere gli
ufficiali di frontiera”.

Dividete i partecipanti in gruppi uguali: il primo gruppo rappresenterà i rifugiati del paese X, il secondo gli ufficiali di frontiera del paese Y, il terzo sarà il gruppo degli osservatori.

Dite ai “rifugiati” e agli “ufficiali di frontiera” di definire un ruolo preciso per ciascun partecipante e quali saranno le loro argomentazioni. Distribuite le carte dei ruoli (Allegato 1) e lasciate loro quindici minuti per prepararsi.

Iniziate il gioco di ruolo. Smettete quando lo ritenete opportuno, ma una decina di minuti dovrebbero essere sufficienti.

Lasciate agli osservatori cinque minuti per preparare i loro commenti, poi iniziate il debriefing e la valutazione (Allegato 2).

Service Learning

Entrate in contatto con un’organizzazione locale o nazionale che si occupa dei rifugiati che vivono nel vostro paese e capite cosa potete fare per aiutarli. Per esempio molti di loro sono soli e hanno difficoltà d’integrazione; potrebbero essere contenti di avere nuovi amici o un aiuto per imparare la lingua.
I bambini che arrivano da soli in cerca di asilo, senza un membro della famiglia, sono particolarmente vulnerabili. Il gruppo potrebbe scoprire cosa succede a questi minori non accompagnati nei loro paesi e come possono essere sostenuti. Fra le possibilità c’è quella di fare amicizia, aiutarli a imparare la lingua, giocare insieme a pallone e fare una gita.
Invitate una ONG che lavora con i rifugiati, oppure direttamente un rifugiato, nella vostra scuola o nel vostro gruppo per capire meglio come i rifugiati arrivano nel vostro paese, qual è l’iter per la richiesta di asilo e com’è la loro vita di adesso.
Il sito dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) fornisce molte informazioni, dépliant e video per organizzare un workshop sui rifugiati nella vostra organizzazione o a scuola: http://www.unhcr.org.

Obiettivi

Sviluppare la conoscenza e la comprensione sulla condizione dei rifugiati e sui loro diritti. Esercitarsi nella presentazione di argomenti e nella capacità di giudicare. Promuovere la solidarietà con persone che sono obbligate a lasciare d’urgenza le proprie case.
Destinatari
Scuola secondaria di secondo grado
Tempi
60 minuti
Materiali
  • Carte ruolo
  • Lavagna a fogli mobili (facoltativa)
  • Gesso e/o accessori per creare il posto di frontiera
  • Carta e penna per gli appunti degli osservatori
  • Allegati