Da che parte stai?

Da che parte stai?

Attraverso un gioco di movimento si potrà riflettere su temi importanti e provare a prendere posizione.

Questa attività è tratta da Zaino in spalla! Manuale per operatrici e operatori sui temi dell’educazione alle differenze e il bullisimo omofobico a scuola pubblicato da Arcigay

Svolgimento

PREPARAZIONE

Il conduttore deve preparare il foglio delle affermazioni che contiene 5 o 6 enunciati. Esempi di enunciati:

  • le persone omosessuali non dovrebbero insegnare o svolgere compiti educativi;
  • le persone omosessuali hanno avuto rapporti disturbati con uno o entrambi i genitori;
  • i problemi delle persone omosessuali dipendono unicamente dall’atteggiamento sociale nei loro confronti;
  • l’attrazione omosessuale è una fase passeggera che ognuno sperimenta e che si può superare;
  • se scoprissi che un amico/un’amica è omosessuale per me non farebbe alcuna differenza.

Vanno poi preparati due cartelloni: sul primo la scritta “sono d’accordo”, sull’altro “non sono d’accordo”. Si attaccano ai lati opposti della stanza che dovrà essere abbastanza grande da permettere il movimento dei giocatori.

SVOLGIMENTO

  1. Il conduttore declama una delle affermazioni e senza concedere ulteriori chiarimenti chiede ai partecipanti di disporsi nella stanza in base alla loro opinione in merito: “d’accordo” o “non d’accordo”. I giocatori possono anche sistemarsi in posizione intermedia tra i due poli opposti.
  2. Il conduttore dà poi la parola ad un componente dello schieramento favorevole che avrà un minuto di tempo per spiegare la propria scelta e cercherà di far cambiare idea a chi la pensa diversamente da lui. La stessa opportunità verrà concessa ad un componente dello schieramento contrario. Mano a mano che gli oratori esprimono il proprio parere, gli altri giocatori si possono spostare sul terreno di gioco se si sentono persuasi a modificare la propria posizione, ma senza parlare. È importante che la parola venga presa solo previo consenso del conduttore, che avrà premura di garantire a tutti un equo spazio di discussione ed eviterà lunghi scontri verbali fra due persone con idee divergenti. Inoltre si asterrà da qualsiasi esternazione personale o interpretazione delle affermazioni, sia quelle di partenza, sia quelle dei giocatori.
  3. Una volta esaurita una provocazione, si osserva la reazione del gruppo e si passa all’affermazione successiva, ripetendo la medesima dinamica.
  4. Debriefing: Al termine dell’attività tutti i partecipanti tornano in cerchio e il conduttore chiederà loro di rispondere alle seguenti domande:
    – Mi è risultato facile o difficile parlare solo quando mi veniva data la possibilità di farlo?
    – È stato facile o difficile essere “costretto/a” ad esporre la mia opinione al resto del gruppo?
    – Sono stato sempre onesto/a o mi sono lasciato/a condizionare dal parere della maggioranza?
    – Penso che questo stile di discussione si possa replicare anche in altre occasioni in questo gruppo?

Obiettivi

Imparare ad ascoltare le opinioni altrui e dare spazio e tempo a tutti; imparare a prendere posizione e farsi carico delle proprie idee; imparare a confrontarsi in maniera civile ed ordinata; imparare a riconsiderare le proprie convinzioni iniziali.
Destinatari
Scuola secondaria di primo e secondo grado
Tempi
45 minuti